Stati Generali della Salute – “Cooperazione in prima fila per dare risposta alla nuova domanda di salute degli italiani”

Roma 9 aprile 2014 – Ospedali, ma non solo. Occuparsi di sanità oggi vuol dire parlare di prevenzione, assistenza sul territorio, stili di vita, benessere. È la “nuova cultura della salute”, a “carattere multidimensionale”. Un approccio nel quale la cooperazione ha tanto da dire, essendo capace di mettere in campo “un’offerta di servizi realizzati da una pluralità di soggetti” e di farlo sviluppando un “welfare d’iniziativa” in cui i cittadini diventano “partecipi e responsabili del mutamento”.

Lo ha spiegato Giorgio Gemelli, responsabile dei progetti intersettoriali di Legacoop, intervenendo a nome dell’Alleanza delle cooperative agli Stati Generali della Salute che – organizzati dal Ministero – si sono svolti l’8 e il 9 aprile a Roma. “Il modello cooperativo è l’ideale – prosegue Gemelli – per integrare ambito sanitario e assistenziale, garantire continuità di cura e valorizzare le risorse della comunità.

“È necessario innovare il processo, sviluppando reti e filiere di offerta – spiega Gemelli – e integrare organicamente all’interno di un progetto culturale e imprenditoriale, soggetti, servizi e risorse. Sostenere questa evoluzione culturale e sociale e, nello stesso tempo, affrontare la razionalizzazione della spesa pubblica costituisce un’opportunità di miglioramento, a garanzia dell’universalità del sistema”.

Il sistema di offerta del variegato mondo delle imprese cooperative vede in prima fila la diffusa e ultradecennale presenza della cooperazione sociale, che già opera in molti ambiti del settore sociosanitario gestendo servizi – si pensi alla psichiatria e alle dipendenze – e strutture, ospedali e RSA, che costituisce oggi, come rilevato da molti osservatori, il cardine su cui regge il sistema socio-assistenziale italiano.

Troviamo poi, da qualche anno, la cooperazione tra medici di medicina generale e professionisti della sanità, che gestiscono, in forma associativa, diversi centri offrendo servizi ai cittadini in modo innovativo. Dal lato della domanda, inoltre, la più che centenaria attività delle Società di Mutuo Soccorso, costituisce la base su cui potenziare la riorganizzazione del cittadino. La grande distribuzione organizzata cooperativa poi, è stata promotrice negli ultimi anni della diffusione delle parafarmacie nei propri centri commerciali, e da molto tempo opera nel campo dell’educazione alimentare dei consumatori, nella diffusione di prodotti di qualità certificata, e attraverso società collegate, gestisce farmacie.

Le forme assicurative operano in un’ottica di “managed care”, gestendo il rischio attraverso la fornitura di servizi di qualità grazie a formule di acquisto collettivo di prestazioni sanitarie private e pubbliche. Un’ulteriore pluralità di soggetti cooperativi si occupa, inoltre, di prevenzione, educazione alla salute, medicina del lavoro e promozione del benessere fisico. “Questa è la realtà della cooperazione che e sta lavorando per integrare le differenti esperienze e di promuovere reti che, in partnership con la pubblica amministrazione – conclude Gemelli – siano in grado di offrire ai cittadini servizi di educazione, prevenzione, cura ed assistenza sempre più adeguati e sostenibili nel lungo periodo”.

 

 


Alleanza Cooperative Italiane

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