Sicurezza sul lavoro, Alleanza delle Cooperative in audizione al Senato

Alleanza delle Cooperative in audizione al Senato con la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

La delegazione di Alleanza – formata da rappresentanti dei Servizi Sindacali Gizzi, Riciputi e Baldelli – ha evidenziato come la salute e sicurezza sul lavoro, debba estrinsecarsi nel modo stesso con cui l’impresa organizza la sua strategia lavorativa: considerazione ancora più valida per gran parte del mondo cooperativo dove non c’è alterità tra imprenditore e cooperatore, dove al centro del sistema c’è il socio, il lavoratore.

Fondamentale a questo scopo il costante rilancio e investimento sulle politiche che hanno contribuito negli ultimi anni ad una riduzione in termini complessivi delle percentuali d’infortunio sul lavoro.

Positivo quanto operato dall’INAIL in questa direzione, soprattutto attraverso bandi di finanziamento per progetti realizzati da imprese che decidono di investire su questo aspetto migliorando le condizioni degli ambienti di lavoro, ma imprescindibile il ruolo delle parti sociali chiamate ad un’azione pronta e generosa e ad un interazione di responsabilità sul tema della sicurezza.

Esprimendo la necessità per una normativa maggiormente vicina alle specificità delle imprese cooperative e alle caratteristiche delle PMI, maggiormente uniforme a livello europeo e, in termini applicativi, a livello regionale, riscontriamo negli ultimi un calo degli infortuni in termini generali anche nelle nostre cooperative, in linea con la riduzione generale. Ciò sebbene vi sia forte consapevolezza che in presenza di maggiori rischi connaturati all’attività, in alcuni settori i dati sono ancora preoccupanti e gli sforzi di prevenzione necessitano di maggiore intensità.

A livello generale, con il perdurare della crisi, rischia di diventare difficilmente sostenibile far gravare esclusivamente sulle imprese tutti i costi e le procedure obbligatorie per legge in materia di sicurezza. Va in questa direzione l’auspicio per una minore rigidità del sistema nel suo complesso a considerare l’impossibilità per l’impresa di poter far leva su finanziamenti e incentivi esterni (esempio quelli dei fondi interprofessionali e del medesimo INAIL) per poter ottemperare agli obblighi di legge.

È stata, infatti, ribadita la decisione assunta da tempo come sistema cooperativo di investire, con convinzione e in maniera anticipatoria rispetto ad altri, per la formazione sulla sicurezza, attraverso FONCOOP con bandi ad hoc già dal 2007.

Infine, un’ultima sottolineatura ha interessato l’Agenzia Unica per le ispezioni, introdotta come noto dalla delega sul lavoro appena approvata. Il tema della salute e sicurezza può avere bisogno di azioni di riordino, di semplificazione, di formazione, di sensibilizzazione, ma ancora di più di sistemi di vigilanza costanti ed efficaci, basati su lettura ragionata di dati e integrazione di competenze, per scoraggiare abusi e punire irregolarità non gravando a prescindere sulle imprese e sulla loro competitività o ponendo sanzioni in un’ottica repressiva.

Auspichiamo che l’Agenzia risponda anche a questa esigenza, rafforzando, per quanto ci riguarda, l’azione di contrasto alle false cooperative in cui spesso sono riscontrabili – al pari di altre gravi violazioni – scarsi livelli di salute e sicurezza per i lavoratori.


Alleanza Cooperative Italiane

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