«Interpretare le esigenze del mondo delle imprese associate e contribuire a un forte e radicale cambiamento che possa essere percepito in modo chiaro dai soci e dai cittadini». Così l’Alleanza delle Cooperative Roma (Confcooperative, Legacoop e Agci) in una lettera indirizzata alle Organizzazioni Imprenditoriali, alle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, alle Associazioni dei Consumatori e Utenti di fronte alla scadenza del rinnovo della Camera di Commercio di Roma.
Due i macrotemi della lettera: le regole e le attività strategiche del prossimo organo camerale. In merito alle REGOLE: una Camera di Commercio con al centro le imprese e non gli interessi; la gratuità delle prestazioni degli amministratori; l’impegno degli eletti a ricercare il massimo della coesione in modo da portare avanti con il consenso delle parti le scelte di programma; la riduzione della partecipazione camerale ad un’unica società, attraverso un programma di dismissioni e privatizzazioni degli investimenti; il 40% di presenza del genere meno rappresentato; un ricambio generazionale potenziale garantendo una significativa presenza, almeno del 10% di consiglieri under 40.
Riguardo alle attività principali l’Alleanza delle Cooperative sottolinea, nella lettera, la necessità di concentrarsi particolarmente su: Accesso al credito e ritardi di pagamento: dedicare risorse per supportare gli strumenti di garanzia, quali ad esempio i Consorzi fidi. Una finanza orientata a processi di internazionalizzazione, innovazione, formazione. Assistenza alle start-up, in particolare a quelle innovative.Burocrazia, semplificare e rendere meno onerose le procedure amministrative per le imprese in particolare nella gestione degli albi camerali. supporto finanziario alle imprese: la Camera di Commercio quale cofinanziatore di quota parte di fondi europei del Pon Nazionale dedicato alle aree metropolitane. Sviluppo di processi di rete: investire risorse per sviluppare le reti sia immateriali che infrastrutturali.
«Come organizzazioni di rappresentanza – si legge nella lettera – abbiamo il dovere di saper cogliere il bisogno di cambiamento che le imprese associate richiedono e l’esigenza di voler interpretare un rinnovamento nella rappresentanza che il momento impone. Vuole essere un contributo verso una auspicabile coesione di tutte le rappresentanze e le forze in campo».