«Noi speriamo che oggi non sia un episodio, ma un inizio. Avere più conoscenze ci permetterà di dialogare per elaborare una politica cooperativa all’altezza dei tempi. Strada facendo ci accorgeremo che occorrono perfezionamenti, come è normale. Saremo pronti a collaborare, per il funzionamento della Amministrazione, per conoscere la realtà cooperativa in Italia, per la leale collaborazione tra le associazioni e le istituzioni». Lo dice Maurizio Gardini, copresidente Alleanza Cooperative Italiane, sulla nuova piattaforma dell’Albo delle Cooperative (piattaforma online) presentata al Mise.
«Oggi l’attenzione scatta solo in termini di emergenza quando si registra qualche patologia. Gli errori di pochissimi rischiamo di segnare il destino di tutti. La politica – aggiunge Gardini – si lascia dettare la agenda dalle cronache giudiziarie dei giornali, mentre questa iniziativa è un passo avanti che aspettavamo da tempo».
«Occorre una nuova politica cooperativa che sintetizzo in tre punti: 1) la realtà cooperativa è un punto di forza dell’Italia, che va valorizzata. Sarebbe autolesionista, per il paese, non farlo. La cooperazione non è un’anomalia italiana. In Europa, oltre al nostro 1,3 milioni di occupati ce ne sono altri 4,5 milioni di occupati nelle cooperative; 2) lo sviluppo imprenditoriale cooperativo va sostenuto sotto vari profili: innovazione, produttività, formazione imprenditoriale (ne avrebbero bisogno tutte le imprese nuove), crescita dimensionale e integrazione, ma al primo posto metto la capitalizzazione; 3) In Europa si lavora per l’Unione del mercato dei capitali. Anno dopo anno Banca d’Italia ci ricorda che le imprese italiane sono troppo bancadipendenti e invece devono puntare su forti aumenti di capitalizzazione. Le poche iniziative assunte in Italia negli anni scorsi – conclude Gardini – non comprendono o mal si adattano alle cooperative abbandonate a se stesse. Eppure si sa che sul terreno della capitalizzazione le cooperative partono con l’handicap e la parità di condizioni richiederebbe interventi specifici».