Spettacolo, incontro tra Agis, Alleanza Cooperative e sindacati di settore

L’iniziativa, promossa da Agis, Alleanza Cooperative Italiane Cultura, Tavolo Lavoro Legalità e Sicurezza e Organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom, ha posto in evidenza alcune fondamentali questioni riguardanti il lavoro nello spettacolo dal vivo per suscitare un dibattito finalizzato all’individuazione di possibili soluzioni.
Erano presenti al Convegno parlamentari della commissione lavoro e delle commissioni cultura di Camera e Senato, oltre a numerosi operatori del settore e rappresentanti delle organizzazioni promotrici. Durante il loro intervento la senatrice Elena Ferrara e l’on. Roberto Rampi della Commissione Cultura hanno dichiarato di voler coinvolgere gli organizzatori del convegno nelle audizioni per l’attesa legge sullo Spettacolo dal vivo prevista dalla Legge di Stabilità 2015.
Sono intervenuti il presidente dell’Agis Carlo Fontana, il presidente di Alleanza Cooperative Italiane Cultura, Carlo Scarzanella.

In particolare, l’iniziativa ha inteso sottolineare l’esigenza di riordino, semplificazione e modernizzazione delle normative del settore quale presupposto per l’incremento dell’occupazione e della qualità professionale dei lavoratori dello spettacolo dal vivo e, quindi, per un rilancio dell’economia del settore stesso che ha potenzialità di sviluppo, ma deve superare la frammentazione al suo interno e chiedere alle istituzioni una normativa adeguata alle caratteristiche del mercato e del lavoro.
L’incontro si è articolato su tre “tavoli tematici”: 1) l’auspicabile evoluzione della normativa europea nel senso di favorire la mobilità transnazionale dei lavoratori dello spettacolo; 2) la necessità di una maggiore sensibilità del legislatore nazionale nei confronti della specificità del lavoro del settore; 3)  per welfare e mercato l’opportunità di utilizzo delle risorse economiche, sia fiscali attraverso una tassa di scopo su OTT e sui contributi ex Enpals confluiti nell’Inps, al fine di governare i processi di innovazione, riorganizzazione e razionalizzazione attraverso il welfare di settore.
Per quanto concerne il primo tema – interventi di Umberto Carretti (SLC-Cgil), Chiara Chiappa (Tavolo Spettacolo Lavoro Legalità Sicurezza), Italo Inglese (Agis) e Giulio Stumpo (Legacoop)-, sono state discusse la necessità di provvedere alla certificazione delle professioni dello spettacolo da far valere in Italia e in Europa,  le criticità di un quadro giuridico nel quale le doppie imposizioni fiscali, e la non omogeneità dei diversi regimi previdenziali ostacolano la libera circolazione dei lavoratori, vanificando così, paradossalmente, proprio uno dei princìpi – cardine dell’Unione europea.
Il secondo tavolo tematico – interventi di Emanuela Bizi (SLC-Cgil), Cristiano Chiarot (Anfols) e Marco D’Alò (FederCultura-Confcooperative) – si è occupato, invece, di riflettere sulla possibilità di una disciplina organica del lavoro nel settore, generalmente caratterizzato da un’intrinseca intermittenza, con particolare riferimento all’adeguamento delle normative pensionistiche, degli ammortizzatori sociali e della sicurezza sul lavoro.
Infine, il terzo tavolo – con interventi di Fabio Benigni (Uilcom Uil), Francesca Bernabini (Federdanza), Gennaro Milzi (Siae), Giordano Sangiorgi (Audiocoop) e dell’on. Roberto Rampi – è stato dedicato alla richiesta – che i soggetti organizzatori del convegno intendono sostenere – delle risorse da utilizzare per il sostegno e il rilancio dello spettacolo, da individuare principalmente nell’ utilizzo delle ingenti risorse ex Enpals confluite all’Inps oltre che con un’equa gestione dei diritti d’autore in Italia e all’estero.
Ferdinando Montaldi, della Direzione centrale dell’Inps è intervenuto in merito al tema del welfare e dei contributi previdenziali dei lavoratori dello spettacolo.


Alleanza Cooperative Italiane

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