“Italian Employers’ Day” è la tavola rotonda che il Ministero del Lavoro ha dedicato ai servizi pubblici per l’impiego che, nell’ambito delle attività della Rete europea dei servizi pubblici per l’impiego (cd. PES Network), è stato orientato ad avviare un confronto costruttivo sul ruolo che i servizi pubblici per l’impiego possono avere nei confronti delle imprese.
Infatti, è emersa l’esigenza di consolidare la collaborazione tra i servizi pubblici per l’impiego e i datori di lavoro, nonché di sviluppare iniziative congiunte per lo scambio di informazioni e prassi, il confronto integrato e la modernizzazione dei servizi per l’impiego.
In questo quadro di riferimento si sono confrontati il Ministro Poletti e le principali associazioni di rappresentanza datoriale: Alleanza delle Cooperative, Rete Imprese e Confindustria. In particolare – Vincenzo Mannino coordinatore di Alleanza – ha sottolineato che dopo molti anni, spesso invocata anche dal sistema cooperativo, abbiamo una riforma del mercato lavoro che ha il merito e il coraggio di aver riformato contestualmente le politiche passive e le politiche attive. Un primo tentativo di mettere in rete pubblico e privato che va nella giusta direzione. Avremmo voluto qualcosa di ancor più avanzato rispetto alla partecipazione del privato, ma contiamo su miglioramenti futuri. Della rete dei servizi per le politiche del lavoro fanno parte anche i fondi interprofessionali (FONCOOP). Siamo fiduciosi che questa collaborazione possa portare nuovi contributi al sistema nel rispetto dei ruoli. Come sistema cooperazione abbiamo una batteria di servizi molto ampia, che è tutta rivolta a facilitare l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro ma anche e soprattutto a produrre inclusione socio lavorativa. E forse è anche per questo motivo che il trend occupazionale nella cooperazione, e nella cooperazione sociale è più positivo che in altri comparti.
Nelle nostre esperienze abbiamo: rapporti strutturati con i servizi per l’impiego sia come terminali di inserimenti lavorativi sia come soggetti specializzati nei bilanci di competenze e di altri servizi utili a certificare quanto le persone sanno realmente fare; una specializzazione nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e nell’intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro proprio per queste persone; due reti Mestieri ed Idea Lavoro che lavorano su tutti gli aspetti (somministrazione, intermediazione, ricerca delle opportunità lavorative, certificazione delle competenze), e con una rete abbastanza capillare; abbiamo poi la rete del Servizio Civile, sia quello collegato a Garanzia Giovani e quindi al lavoro, sia quello per così dire standard che non produce certamente inserimenti lavorativi ma è uno strumento che avvicina i giovani al mondo del lavoro e crea un link che terminata l’esperienza può produrre opportunità lavorative o auto imprenditorialità in forma cooperativa. Abbiamo realizzato un portale COOP4JOB dedicato nel quale abbiamo messo in sequenza tutti questi strumenti ed altri che stiamo costruendo. Questo sforzo ovviamente risente della frammentazione dei sistemi che orientano il lavoro: abbiamo in Italia tantissimi servizi per l’impiego, enti regionali, strumenti nazionali, attori territoriali, diversi livelli politici e, quindi, non si può che avanzare nel dialogo e nelle relazioni a macchia di leopardo.
Se vogliamo però accelerare in questa relazione dobbiamo trovare il modo di dare attuazione sia al protocollo che abbiamo costruito con il Ministero del lavoro su Garanzia Giovani, sia ipotizzando un allargamento dell’intesa declinata sui livelli territoriali, istituendo delle cabine di regia pubblico – privato nelle quali si possa meglio progettare congiuntamente e sistematizzare l’insieme dei servizi che possiamo erogare.