«Un Def 2016 coraggioso in cui la spinta riformatrice dovrà fare i conti con le previsioni del Pil riviste al ribasso. Occorre insistere sulle misure per sostenere la crescita, rilanciare gli investimenti e i consumi. Bene la proposta con cui il governo chiede flessibilità nel rapporto indebitamento netto programmatico/disavanzo fiscale. Questa battaglia giocata a Bruxelles, che sta contraddistinguendo il governo Renzi, merita tutto il nostro sostegno. Posticipare il raggiungimento del pareggio di bilancio è oggi una scelta di buon senso e dettata dall’esigenza dei tempi». Questo, in sintesi, il giudizio che l’Alleanza delle Cooperative ha espresso oggi sul Documento di economia e finanza nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio della Camera.
«Altro fronte sui cui è necessario intervenire è quello della produttività del lavoro uno dei motori della crescita economica. È necessario – continua l’Alleanza delle Cooperative – puntare su politiche per l’innovazione delle imprese e sulla formazione continua, su incentivi fiscali (detassazione) mirati alla produttività aziendale e alla promozione della contrattazione di secondo livello». A seguire le varie valutazioni per punti:
Lavoro: portare avanti le riforme previste dal Jobs Act e sciogliere il nodo della tassa di licenziamento sul cambio appalto (per i lavoratori che non perdono l’occupazione).
Appalti: attuare i principi della riforma anche se ci aspettavamo di più sul recepimento delle disposizioni comunitarie relative all’affidamento dei servizi sociali.
Fisco: la progressiva riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese è la strada giusta. Occorre intervenire sul tema della certezza del diritto tributario.
Mezzogiorno: particolare importanza va assegnata al potenziamento e adeguamento delle reti infrastrutturali. Nei “Patti per il Sud” occorre rafforzare l’azione volta a contenere il costo del lavoro e il rispetto della legalità nel lavoro in tutti i settori, a partire da quello agricolo.
Legalità e beni confiscati: molto positive le iniziative annunciate e prioritarie per il Paese, anche utilizzando al meglio le risorse comunitarie.
Welfare: favorire lo sviluppo di un sistema di assistenza domiciliare integrata tra ospedale e territorio. Costruire un nuovo modello di welfare che poggi sulle forme mutualistiche integrative di assistenza.