2 luglio 2013 – Chiesti intervento su costo lavoro e rimozione alcuni ostacoli da Legge Fornero; lotta a dumping e false cooperative
Roma, 2 luglio 2013 – «Intervenire sul cuneo fiscale e contributivo che in Italia è tra i più elevati tra i paesi OCSE. Rendere strutturale la decontribuzione e la detassazione del salario di produttività. Trovare una soluzione sull’IRAP che penalizza le imprese e le cooperative ad alta densità occupazionale, come le cooperative che hanno ben risposto alla crisi privilegiando la difesa, e l’aumento, occupazionale rispetto alla redditività come rileva anche il rapporto Censis». Così Vincenzo Mannino, coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, ha esordito presentando il documento dell’Alleanza in Audizione alla Commissione Lavoro della Camera.
Sulla legge Fornero il testo dell’Alleanza evidenzia che «andrebbero rimossi gli aspetti normativi che non favoriscono, adeguatamente, nuova occupazione e il mantenimento di quella già esistente, oltre ad assicurare maggiore certezza alle norme, riducendo interventi interpretativi o esplicativi, di natura legislativa o amministrativa».
Sull’IRAP «Ci rendiamo conto delle difficoltà a eliminare l’imposta, ma la si potrebbe alleggerire, soprattutto, nei casi in cui l’imposta determina un arresto del ciclo produzione-occupazione o rappresenta un freno a nuove misure da realizzare».
«Sono apprezzabili gli interventi adottati dal Governo, nel DL Lavoro: gli incentivi finalizzati a nuovi contratti a tempo indeterminato; la riprogrammazione dei fondi strutturali e il sostegno dato all’autoimprenditorialità, sebbene, dal punto di vista delle risorse, sarebbe auspicabile un loro consolidamento. Occorrerebbe riattivare e rendere strutturali meccanismi di incentivazione e credito d’imposta per l’occupazione, nel Mezzogiorno, per i giovani, rafforzando strumenti, anche di accesso al credito, dedicati all’autoimprenditorialità cooperativa finalizzati a salvaguardare e creare nuova occupazione».
Il documento dell’Alleanza segnala che occorre «Squarciare il velo sulla mancanza di chiarezza normativa che scontano da anni le imprese cooperative artigiane. Rappresenterebbero una risposta alla crisi del settore, ma le norme non garantiscono alle cooperative un inquadramento dei loro soci come artigiani». Infine «La lotta al dumping sociale e alla cooperazione spuria, va data piena attuazione al Protocollo dell’ottobre 2007 (Governo – Alleanza Cooperative – OOSS). È ora di tracciare un discrimine rigoroso tra le vere cooperative e quelle che, di cooperativo, hanno solo il nome».