Per superare criticità e contrastare l’illegalità nella gestione dei rifiuti inerti e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sono necessari strumenti informativi e di sensibilizzazione dei cittadini, interventi di sistema e interventi normativi mirati.
Ad affermarlo sono i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative nel corso dell’audizione, svolta il 22 luglio, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, Per quanto riguarda, in modo specifico, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, secondo l’Alleanza le attività di informazione e di comunicazione, sia istituzionale che locale, rivolte ai cittadini sono fondamentali per migliorare ed incrementare la fase di raccolta dei rifiuti provenienti dall’ambito domestico, dove il settore cooperativo può fornire un significativo contributo attraverso le cooperative di lavoro, di servizi e sociali, che possono supportare gli enti locali nella raccolta porta a porta o in campagne di raccolta dedicate. Migliorare la raccolta domestica è infatti il primo passo per assicurarne il corretto riciclaggio e riutilizzo assicurando, al contempo, il rispetto degli obblighi esistenti per il trattamento dei rifiuti ed il contrasto della loro gestione irregolare. Servono, perciò, campagne di comunicazione che informino i cittadini sulla possibilità di conferire gratuitamente i propri rifiuti (a partire dagli smartphone) e su come il loro corretto recupero genera valore e tutela l’ambiente.
Sul piano generale, a giudizio dell’Alleanza, occorre creare strutture impiantistiche e condizioni logistiche adeguate a garantire la più efficiente raccolta e la corretta gestione dei rifiuti. Sotto tale profilo, garantendo una sostenibile ubicazione degli impianti e la tutela del territorio, risulta determinante cogliere le opportunità introdotte con il PNRR che si prefigge di perseguire un duplice percorso verso una piena sostenibilità ambientale, migliorando la gestione dei rifiuti e dell’economia circolare, rafforzando le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernando o sviluppando nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra Nord e Centro-Sud.
Sul piano della legislazione che regolamenta il settore, l’Alleanza indica la necessità di interventi normativi mirati, a cominciare dalla tempestiva adozione dei decreti in materia di “end of waste” in modo da promuovere ed agevolare le attività di recupero e creare le condizioni tecniche e di mercato necessarie, anche tramite la valorizzazione dei bonus per l’edilizia sostenibile. Senza trascurare l’esigenza di adottare procedure quanto più omogenee possibili e semplificate in modo da agevolare la raccolta, il recupero, il riciclaggio ed il riutilizzo dei rifiuti eliminando oneri inutili e duplicazione di procedure e garantendo, al contempo, un elevato standard di controlli.
L’Alleanza considera inoltre importanti il riconoscimento di misure premiali per attività orientate al raggiungimento degli obiettivi di economia circolare; la definizione di criteri per la corretta classificazione e tracciabilità dei rifiuti con particolare riferimento a quelli pericolosi; il rafforzamento delle attività di controllo e dell’efficacia delle misure sanzionatorie.