Roma, 11 settembre 2013 – “Note e commenti” è il working paper statistico-economico realizzato congiuntamente dagli uffici studi di Confcooperative, Legacoop e Agci per l’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Tre gli studi già pubblicati (giugno, luglio e settembre 2013) che è possibile scaricare dai link:
Segue una sintesi di presentazione dello studio di settembre
Il decennio intercensuario (2011-2001), oltre ad essere ricordato come il periodo con il più basso incremento del numero di imprese rilevato nella storia dei censimenti degli ultimi quaranta anni, può essere anche ricordato come il decennio della crescita occupazionale del settore privato socio-sanitario e assistenziale e dei servizi alla persona.
In tal senso, nel periodo in esame, il movimento cooperativo, in particolare quello rappresentato dalle cooperative sociali, si è dimostrato come l’ambito operativo di gran lunga più dinamico del sistema produttivo italiano. Infatti, in un contesto di contrazione del peso occupazionale nel settore pubblico, il movimento cooperativo, trainato soprattutto dalla crescita occupazionale della cooperazione sociale (che ha visto più che raddoppiare il numero di addetti), ha registrato un aumento degli addetti occupati quattro volte maggiore rispetto a quello registrato dal totale del settore privato non cooperativo.
Il Sistema Italia ha fatto registrare nel decennio 2011-2001 una variazione positiva delle unità giuridico-economiche pari al +9,3%, e una crescita degli addetti del +2,8%. Gli andamenti sono, tuttavia, differenti rispetto al tipo di istituzione giuridico-economica presa in esame.