Roma, 20 settembre 2013 – Risolvere i conflitti interpretativi in materia di fabbricati rurali. Riconoscere l’aliquota IMU prima casa agli alloggi delle cooperative a proprietà indivisa assegnati a studenti universitari fuori sede; introdurre la regola della deduzione dell’IMU dall’imposta sul reddito di impresa. Assicurare anche alle imprese casearie delle zone colpite dal sisma del 2012 la possibilità di accedere ai contributi previsti dalla legge.
Evitare un ulteriore taglio delle risorse per la decontribuzione dei salari di produttività.
Sono queste, in sintesi, le principali proposte avanzate dall’Alleanza delle Cooperative Italiane in occasione dell’audizione in Commissione Bilancio della Camera sul DDL di conversione del decreto 102/2013.
Riguardo ai fabbricati rurali, l’Alleanza delle Cooperative ha richiesto un intervento chiarificatore che risolva le incertezze giuridiche riguardanti il requisito di ruralità degli immobili di cui stanno facendo le spese le imprese contribuenti.
Quanto agli alloggi delle cooperative a proprietà indivisa assegnati a studenti fuori sede, l’Alleanza propone l’equiparazione alla situazione dei proprietari di prime case, a prescindere dal requisito della residenza.
Per gli immobili delle imprese, si chiede di introdurre sin da subito il principio – preannunciato dal Governo ed imposto dai principi costituzionali – di deducibilità dell’IMU dal reddito di impresa.
Quanto alle imprese lattiero – casearie delle zone colpite dal sisma le cooperative richiedono un intervento urgente sui termini della procedura per prevenire il rischio che tali imprese perdano i contributi.
Infine, dall’Alleanza è venuto un appello ad evitare un ulteriore taglio delle risorse del fondo a disposizione delle imprese per la decontribuzione dei salari di produttività, che ha visto praticamente azzerata la sua dote, pur essendo la decontribuzione l’unica forma significativa di riduzione del costo del lavoro.