Roma 6 febbraio 2014 – Il ruolo di portavoce del Coordinamento donne di impresa, costituito da Agci, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confapi, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti e Lega delle Cooperative, per la normale turnazione prevista tra le organizzazioni che lo compongono, è passato dall’Alleanza delle cooperative italiane, nella persona di Dora Iacobelli, Vicepresidente di Legacoop, alla Confesercenti, nella persona di Patrizia De Luise, Vicepresidente della stessa organizzazione.
Nell’ultimo anno e mezzo sono stati fatti alcuni notevoli passi a sostegno dell’imprenditoria femminile. Il Coordinamento ha ripetutamente sollecitato il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro, a ricreare un luogo di attenzione all’imprenditoria femminile dopo il vuoto creato dal superamento del Comitato per l’imprenditoria femminile e il mancato rifinanziamento della legge 215. Inoltre, ha messo in rilievo la difficoltà di accesso al credito per le imprese con particolare riferimento alle garanzie richieste sui finanziamenti e la necessaria introduzione di strumenti nuovi per la conciliazione vita-lavoro delle donne lavoratrici e imprenditrici.
Il lavoro svolto dal Coordinamento, così come dalle organizzazioni che lo compongono, ha prodotto importanti risultati, primo tra tutti la costituzione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nel marzo 2013, del “Tavolo sull’imprenditoria femminile”, composto dalle 12 organizzazioni del Coordinamento e da Confindustria ed al quale partecipa anche il Ministero del Lavoro, allo scopo di elaborare proposte per l’accesso al credito e agevolazioni fiscali per le imprese femminili.
Inoltre, sempre nel marzo 2013, è stata approvata la costituzione della “Sezione speciale per l’imprenditoria femminile del Fondo Nazionale di Garanzia per le PMI”, attivata dal 14 gennaio 2014, e con un plafond di 20 milioni di euro.
Sempre in tema di facilitazione dell’accesso al credito, l’ABI ha proposto alle banche associate e alle organizzazioni imprenditoriali la firma di un protocollo che oltre ad indicare un plafond di intervento per le imprese femminili, per la prima volta pone l’attenzione al tema della conciliazione delle donne imprenditrici e socie di cooperative.
Infine il Ministro del lavoro ha annunciato, a fine 2013, la costituzione di una “Commissione sulla Conciliazione”, con lo scopo di arrivare ad una proposta legislativa, partendo dall’individuazione delle migliori pratiche di conciliazione vita-lavoro delle imprese e dalla elaborazione di linee guida per lo sviluppo di una più efficace rete di servizi.
L’Alleanza Cooperative Italiane conferma il suo impegno nel Coordinamento con l’auspicio di continuare a svolgere un ruolo di stimolo a livello istituzionale a sostegno dell’imprenditoria femminile.