Roma, 19 febbraio 2014 – «Le cooperative italiane, con i loro soci e i loro amministratori, stanno rispondendo, quotidianamente, da quasi sei anni, in modo eroico a una delle peggiori crisi economiche che la storia ricordi. In trincea, tra mille difficoltà, senza delocalizzare, senza abbandonare i territori sui quali sono nati, lontani da chiacchiere e strumentalizzazioni di parte portano servizi di welfare a 7.000.000 di persone. Più di altre realtà bancarie hanno dato credito a imprese, microimprese e famiglie. Più e meglio di chi predica la polverizzazione d’impresa, le cooperative agroalimentari hanno salvato dallo shopping straniero alcuni dei principali prodotti dell’agroalimentare Made in Italy valorizzandone le produzioni in Italia e nel mondo con l’unico obiettivo di remunerare al meglio i soci produttori e conferitori agricoli. Le cooperative di lavoro e di servizi ogni giorno combattono contro dumping e concorrenza sleale che si annida tra imprese criminali e invocano un giro di vite nei controlli da parte della PA e noi siamo in prima linea su questo fronte».
«Per quello che ci riguarda sulla cooperazione italiana non si può che scrivere un libro bianco».
«Crediamo che alle decine di migliaia di cooperative, ai loro 12 milioni di soci e alle oltre 1,3 milioni di persone occupate ci siano pochi insegnamenti da dare, ma solo tanto sostegno da offrire per quello che fanno, tutti i giorni, per l’Italia. La rappresentanza, non si urla e non si recita. La rappresentanza non è teatro o pantomima come la fa qualcuno. La rappresentanza non è un gioco di palazzo. La rappresentanza si esercita con massimo rigore e serietà, perchè dà voce a imprese e lavoratori di questo Paese che ogni giorno si cimentano con prove sempre più difficili e impegnative».
Così Alleanza delle Cooperative Italiane commenta il codice etico alle cooperative lanciato all’assemblea di Uecoop.