Audizione DEF “La strada è giusta. Ora spingere sulla crescita: puntare su contrattazione secondo livello, favorire cooperazione 4.0, correggere codice appalti, individuare alternativa a voucher, vigilare su impresa sociale”
“Il Def si muove nella giusta direzione. Positiva la decisione di aver scongiurato l’aumento dell’IVA, che avrebbe avuto effetti depressivi sui consumi così come la conferma di alcune misure fiscali orientate alla crescita come l’ACE prestando attenzione a non ridimensionare l’operatività dell’istituto. Utile l’estensione dell’agevolazione sui contratti di rete e gli incentivi a supporto delle start up innovative, che andrebbero quanto prima estese anche all’impresa sociale in attuazione della legge delega di riforma sul Terzo settore che può rappresentare una grande opportunità di sviluppo per il Paese a patto che si vigili per evitare Il dilagare della falsa impresa sociale, prateria per speculatori che vogliono sfruttare la fiscalità di favore per destinare i patrimoni ad altri fini“. Lo dice Maurizio Gardini, presidente Alleanza Cooperative intervenendo all’audizione delle Commissioni Bilancio
LAVORO Positiva La riduzione strutturale del costo del lavoro. È importante puntare ulteriormente sullo sviluppo della contrattazione di secondo livello orientata a incrementi di produttività. In questa direzione appare opportuno reinserire la decontribuzione a beneficio delle imprese delle somme legate alla produttività, con relativa fiscalizzazione degli oneri sociali, in un’ottica di riduzione del costo del lavoro.
FISCO Condividiamo l’intensificazione delle politiche di contrasto all’evasione. Ben venga l’universalizzazione della fatturazione elettronica, così come l’allungamento del regime transitorio dello split-payment, a condizione che si introducano contestualmente correttivi, immediatamente operativi, per prevenire la concentrazione, in capo ai consorzi che operano con la PA di un’eccedenza anomala di Iva da chiedere a rimborso: pregiudica il futuro dei consorzi e ingolfa l’attività della PA.
VOUCHER Sul tema del lavoro occasionale, in sostituzione del regime dei voucher, è necessario individuare una tipologia contrattuale che risponda effettivamente a tutte le necessità di servizi non strutturali e occasionali. Qualunque sarà la soluzione individuata resta indispensabile mantenere meccanismi di tracciabilità e stabilire tetti di reddito su base annuale che identifichino la reale occasionalità della prestazione di lavoro.
CODICE APPALTI Il Governo ha aumentato le risorse per gli investimenti pubblici con le leggi di Bilancio degli ultimi due anni ed è positiva anche la ripartizione del Fondo investimenti da 47,5 miliardi annunciata nel DEF. Nonostante gli sforzi, i cantieri non aprono in numero sufficiente e gli investimenti pubblici, annunciati in crescita del 2% con il DEF dell’anno scorso, sono in realtà diminuiti del 4,5% nel 2016. Bisogna eliminare le strozzature che impediscono ai fondi di trasformarsi in opere. Il decreto correttivo ha affrontato tali temi e ha cominciato a trovare alcune prime soluzioni.
COOPERAZIONE 4.0 al fianco di Industria 4.0 occorrono politiche più mirate per le PMI e le imprese labour intensive quali le cooperative che possono introdurre una digitalizzazione che si fa carico anche di salvaguardare posti di lavoro e non semplicemente digitalizzare processi produttivi per raggiungere competitività con espulsione di forza lavoro e produzione di maggiori profitti. Occorre quindi favorire percorsi autonomi di digitalizzazione delle imprese cooperative rispetto al Piano Nazionale di Impresa 4.0
SUD E AREE INTERNE: per la crescita del Mezzogiorno è apprezzabile l’obiettivo di monitorare l’utilizzo virtuoso dei fondi al fine di evitare ritardi nella realizzazione degli interventi strutturali previsti nei Patti per il sud. È necessario però far convergere tutte le azioni e gli strumenti messi in campo in un processo di sviluppo organico, unitario, interregionale, superando definitivamente i caratteri di urgenza, temporaneità e occasionalità prevalenti nelle politiche del passato. Lo sviluppo delle aree interne non passa solo attraverso grandi investimenti, ma anche dalla capacità di potenziare strumenti di valorizzazione delle aree interne, nelle quali possono essere protagoniste le cooperative di comunità che in molte zone appenniniche stanno dimostrando di essere la soluzione a molto bisogno del territorio attraverso l’autorganizzazione tra i cittadini. Sarebbe utile una Legge Quadro nazionale entro la quale le Regioni potranno regolamentarle secondo le specifiche caratteristiche del proprio territorio.
CREDITO Si concorda sulle misure relative all’investimento da parte dei fondi pensione e delle casse di previdenza di parte delle loro risorse nell’economia reale, ma occorre assicurare che di tali risorse possano concretamente beneficiare anche gli enti cooperativi, in coerenza delle loro peculiarità giuridiche e societarie.