Cuba riparte dalla cooperazione italiana. Alleanza Cooperative in missione a Cuba

Nell’isola caraibica sono attive 6mila e 300 imprese mutualistiche impegnate nel credito, nei servizi e nell’agroalimentare. Questo ultimo settore impiega l’11% dei cittadini, il 74% delle terre coltivabili e coinvolgendo 580mila persone.

La new deal cubana ha deciso di investire sul movimento cooperativo per farne una delle leve di sviluppo economico e sociale scegliendo come modello la cooperazione italiana. Il processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti ha impresso un’accelerazione al percorso di integrazione di Cuba nell’economia globale, spingendo le comunità imprenditoriali statunitense ed europea a guardare all’Isola come a una nuova destinazione per futuri investimenti. Già nel marzo 2014, con l’approvazione della Ley de Inversión Extranjera, il Governo cubano aveva definito l’apporto di capitali stranieri come il principale volano per rafforzare lo sviluppo economico del Paese, identificando oltre 220 progetti di investimento in diversi settori per un valore complessivo di 8,7 miliardi di dollari e definendo una serie di incentivi fiscali per le società internazionali che intendano stabilire una presenza diretta a Cuba. La decisione dell’amministrazione Obama di normalizzare le relazioni diplomatiche con L’Avana ha fornito ulteriore impulso a questo processo. Inoltre le principali analisi internazionali stimano per il 2015 un sensibile aumento della crescita cubana (+4,4%), accompagnata da una rapida espansione degli investimenti esteri (oltre 1 miliardo di dollari in base alle ultime stime).

Nell’ambito di una missione a cui hanno partecipato oltre 70 imprese, 9 associazioni imprenditoriali e 5 gruppi bancari, una delegazione di cooperatori e cooperative aderenti all’Alleanza delle Cooperative ha preso parte a L’Avana a un workshop realizzato in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico e delle autorità cubane in Italia, dedicato alla scambio di buone pratiche alla ricerca di best practice adattabili dell’economia dell’isola caraibica.

L’appuntamento ha rappresentato l’occasione per far conoscere nel dettaglio il movimento cooperativo italiano presentato da Antonello Ciambriello, responsabile ufficio per le Politiche di internazionalizzazione e mercati di Confcooperative, Tonj Della Vecchia responsabile servizio Legislativo di Confcooperative, Silvia Frezza direttore di FederazioneSanità e Roberta Trovarelli, responsabile Progetti internazionali e promozione di Legacoop.

Tre le cooperative che hanno partecipato alla missione: Dream (agricola e forestale), Consorzio Pangea (ingegneria agro-ambientale) e Coop Archeologia (specializzata in archeologia, restauro e servizi per le attività culturali).


Alleanza Cooperative Italiane

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