«Interventi mirati per dare respiro a un paese in affanno che rischia di dover affrontare un autunno tra i più difficili degli ultimi anni. Gli oltre 14 miliardi del dl Aiuti bis sono risorse importanti ma per essere incisive è indispensabile che non vadano disperse in mille rivoli, priorità a lavoro ed energia». Così il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone a margine dell’incontro con il Governo.
«Il PNRR – sostiene il presidente dell’Alleanza – dovrà essere il principale protagonista della crescita. Occorre vigilare sulla sua attuazione piena ed efficace, che non lasci indietro territori, istituzioni e persone più fragili, ma che soprattutto faccia leva sulla spinta pubblico-privata, sulle partnership, sulla condivisione di progetti e visioni. Al presidente del Consiglio Draghi abbiamo indicato quelli che a nostro avviso devono essere gli ambiti di intervento prioritari».
«Sul fronte del lavoro – si legge nella nota dell’Alleanza delle Cooperative – occorre dare più soldi in busta paga ai lavoratori, attraverso la riduzione del cuneo fiscale per rilanciare i consumi. Per le imprese, invece, è necessario detassare maggiormente il salario di produttività e gli aumenti contrattuali pattuiti in occasione dei rinnovi contrattuali dalle organizzazioni maggiormente rappresentative».
«La bolletta energetica è un altro ambito di intervento per noi prioritario. Siamo pronti a dare il nostro contributo attraverso le comunità energetiche. Occorre ridurre l’impatto della bolletta su famiglie e imprese. Il decreto Aiuti ha prorogato la fruizione del credito d’imposta, anche per le imprese non energivore, previsto dal decreto legge 21/22. Nel definire tale fondamentale misura di sostegno alle imprese, ne ha limitato l’utilizzo entro la soglia del regime di aiuti de minimis, rendendola sostanzialmente inefficace per ridurre l’impatto dei costi energetici nelle imprese di medio-grandi dimensioni. Sarebbe, pertanto, necessario rimuovere o innalzare tale soglia».
«Infine, occorre evitare il blocco dei servizi essenziali. Riteniamo, ormai, non procrastinabile ottenere l’applicazione di adeguamento delle tariffe, così come fatto nell’edilizia, per tutti i contratti di servizi e forniture in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della norma (compresi i contratti sottoscritti sotto il regime del precedente codice), anche in deroga ad ogni altra disposizione vigente».