La Cultura come bene primario: questa è la scommessa del settore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane

2 aprile 2014 – Per le imprese della cultura è importante saper cogliere, nei diversi territori, le nuove opportunità derivanti dai Bandi del Programma Creative Europe: un’occasione per l’elaborazione di una nuova progettualità capace di mettere in rete alcune delle migliori esperienze, a livello europeo, e di portare nuove risorse per  la crescita imprenditoriale in dimensione europea delle imprese culturali.
E’ ormai imminente, poi, la presentazione dei Piani Operativi Regionali e Nazionali e delle linee che, in coerenza con l’Accordo di partenariato tra Italia ed Europa di prossima  sottoscrizione, dovranno essere adottate in merito a questi importanti comparti. In questa riflessione, sia in Italia che in Europa, è necessario non abbassare la guardia e rinnovare l’impegno comune delle parti sociali, delle amministrazioni regionali e del Governo italiano  per  garantire che l’importanza riconosciuta alla cultura e alla creatività come elemento rilevante per lo sviluppo economico e sociale del Paese, sia salvaguardata e, se possibile, rafforzata e riconosciuta  tra le priorità degli interventi  previsti .
“La Cultura è la nostra identità, è un bene primario che sta a noi alimentare e rinnovare continuamente  come fattore di democrazia e motore della creatività e dell’innovazione”, così  ha aperto  il suo intervento Roberto Calari, co-Presidente dell’Alleanza Cultura, in occasione dell’importante Convegno sull’Europa della Cultura che si è svolto a Perugia, la scorsa settimana. Un Convegno promosso dalla Regione Umbria, da Scuola Umbra di Pubblica Amministrazione e da SEU, Servizio Europa di Perugia.
“La scommessa della cooperazione, aderente all’Alleanza delle Cooperative Italiane – secondo Calari – è quella di contribuire ad allargare la partecipazione dei cittadini alla produzione e alla fruizione culturale e, nel contempo,  è  quella  di saper  trovare nuove forme e modelli  per un rinnovato rapporto tra intervento pubblico e iniziativa privato cooperativa che sappia coniugare capacità di progettazione e  gestione imprenditoriale innovativa  a finalità di interesse pubblico a trasparenti  assunzioni di responsabilità sociale. E’ matura la stagione della Cultura come investimento per lo sviluppo strategico di quei territori che siano dotati di una forte identità culturale e che abbiano saputo, in questi anni, coltivare infrastrutture, strumenti, realtà produttive e associative, lavoro professionale, interventi di riqualificazione urbana e di valorizzazione  dei beni culturali.
E, per concludere, Calari ha sottolineato l’importanza del sostegno alla cultura da  parte di molte cooperative, non della cultura, associate all’Alleanza delle Cooperative Italiane: cooperative che, da tempo, scelgono, nonostante la crisi economica, di investire sulla cultura come elemento della loro responsabilità sociale verso i territori in cui  esse operano.


Alleanza Cooperative Italiane

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