Roma, 1 agosto 2013 – Il piano di azione e coesione ha centrato alcuni obiettivi strategici per il mondo della cooperazione, soprattutto per le parti relative all’assistenza e alla cura dei minori e degli anziani e per le parti relative ai giovani. L’Alleanza delle cooperative italiane sta monitorando il piano, interloquendo in maniera dialettica con le autorità di gestione e migliorando così l’efficacia dei progetti e delle iniziative in corso nelle varie Regioni.
E quanto ha affermato Giuliano Poletti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, che ha partecipato, accompagnato dal Coordinatore dell’Alleanza, Vincenzo Mannino, all’incontro con il Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, dedicato alla conclusione della programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 ed all’avvio della programmazione 2014-2020.
Dopo aver ricordato il sostegno dell’Alleanza all’azione intrapresa dal governo per il miglioramento e l’accelerazione della spesa dei fondi e per l’opera di aumento della trasparenza e del coinvolgimento delle parti sociali, Poletti, riferendosi alla nuova programmazione 2014-2020, ha ribadito l’interesse della cooperazione, presente in tutti i settori economici, a partecipare in maniera propositiva a tutti i tavoli partenariali, sottolineando che le risorse della programmazione rappresenteranno un bacino prezioso cui attingere per lo sviluppo e gli investimenti.
A tale proposito, il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative ha raccomandato di evitare sprechi, ritardi ed effetti-sostituzione rispetto alle politiche ordinarie ed ha precisato che il metodo innovativo scelto contiene apprezzabili elementi positivi: concentrazione tematica, coinvolgimento del partenariato, importanza di azioni di sviluppo ben mirate e legate a risultati attesi definiti, concentrazione delle risorse e semplificazione della governance.
In particolare, Poletti ha sottolineato che la concentrazione della programmazione su tre principali opzioni strategiche -Mezzogiorno, Città, Aree interne- rappresenta un tentativo di porsi con un’ottica nuova di fronte alle questioni di politica economica ed ha ricordato che la cooperazione può essere per tali scelte uno strumento efficace di sviluppo, ad esempio attraverso le cooperative di comunità, le cooperative di abitazione e di utenza, le cooperative sociali.
Un contributo attivo che le cooperative possono assicurare anche per altre azioni previste nell’accordo di partenariato, come quelle relative all’innovazione e allo sviluppo tecnologico, all’energia sostenibile, alla tutela ambientale e alla valorizzazione delle risorse culturali.
Infine, riferendosi agli interventi per l’occupazione, Poletti ha giudicato importanti e meritevoli di essere supportate le azioni per agevolare l’accesso all’occupazione giovanile e femminile, favorendo l’inserimento lavorativo in settori in crescita, promuovendo l’autoimprenditorialità in forma cooperativa e rafforzando l’apprendistato e altri canali di ingresso nel mercato del lavoro, e le azioni per favorire la riallocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale, anche attraverso la costituzione di cooperative tra lavoratori di aziende in crisi che ne assumono la gestione per salvaguardare il loro lavoro.