Roma, 17 febbraio 2015 – Una petizione on line contro lo ‘split payment’, la norma che impone alla Pubblica amministrazione di versare direttamente all’Erario l’Iva dovuta alle imprese. Una misura contenuta nella Legge di Stabilità che drena liquidità dalle aziende, proprio nel momento in cui più ne avrebbero bisogno, e rischia così di rendere ancora più difficile agganciare la ripresa soprattutto per i settori più colpiti dalla crisi.
“Se è vero che lo Stato vuole sostenere gli sforzi delle imprese che non si arrendono alla crisi – spiega Carlo Zini, presidente del settore Produzione e lavoro dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – con questa norma siamo al paradosso. Da una parte, infatti, lo Stato non onora nei tempi dovuti i propri debiti verso le imprese, dall’altra con lo ‘split payment’ toglie loro ulteriormente liquidità”.
Tutto ciò rischia di penalizzare soprattutto le imprese che più hanno sofferto in questi anni di crisi, come quelle del settore costruzioni, proprio in un momento in cui si manifestavano i primi timidi segnali di ripresa. Contro la nuova norma sono così scese in campo in modo unitario le imprese aderenti al’Acipl, all’Ance ed alle Associazioni degli Artigiani delle costruzioni.
La campagna di protesta contro la misura del Governo che insieme hanno intrapreso prevede la petizione per tutte le imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione “No allo split payment”, che può essere sottoscritta on line all’indirizzo: http://www.ance.it/net_ance/petizione.aspx